Doppelgänger

– Dottore, le auguro buon viaggio. I miei ossequi!
– Grazie, Nina. Mi raccomando, scriva quella lettera al cardinale e fissi l’appuntamento con Erminio Speranza per l’intervista.
– Non ne dubiti.

Aaah! Finalmente fuori dal cazzo! ‘ste riunioni di merda mi hanno proprio stracciato i coglioni. Pure la vecchia mumia rinsecchita del cardinale. E quella faccia di culo di Speranza, sempre dietro a qualche baldracca, quando non sta tirando su con il naso chili di polvere… cosa tocca fare per qualche fottuto milione!

Adesso me ne vado in albergo, parlo con quel culattone del Mario, in portineria, e gli chiedo di mandarmi su un paio di zoccole, di quelle che sa lui.
Epporcozzio! Un minimo di relax ci vuole, cazzo!
Prima di tutto una bella cagata, dopo quell’abbuffata al ristorante ci vuole, ‘fanculo!
Poi uno di quei pompini che le amichette del frocione sanno fare così bene… certo, se quella bagascia della mia segretaria fosse più disponibile, con quelle tette e quel culo da cinema che si ritrova… ma, porca puttana, in quella minchia di azzienda devo mantenere un merdoso contegno!

– Buongiorno, dottor Caltezzoni. Benvenuto al centro Agape, monsignor Stambecchi la sta aspettando nel suo ufficio, per quella conferenza su castità e moderazione.
– Grazie, suor Anna. Dica una preghiera per me. E per tutti i bambini affamati, naturalmente.
– Ma certo. Lei pensa sempre agli altri!