Secondo un’accreditata leggenda della blgosfera, LaNoisette e IlBenza si sposeranno.
Una serie di circostanze mi ha fatto venire in mente di far loro una dedica musical-letteraria (ussignur…). So che il Benza, che è anche musicista, ha una predilezione per il death metal (o roba del genere). E magari Noisette, letterata, potrebbe apprezzare la commedia del ‘700 (qualcosa tipo la commedia dell’arte).
Ecco… la forma musicale più vicina al death metal con implicazioni drammaturgiche e matrimoniali che io conosca è l’opera buffa barocca, per cui è da questo genere che ho tratto la mia dedica. In particolare, ho pensato a “La serva padrona“, di Pergolesi.
Per chi ha seguito le gesta sul web dei nostri due eroi non sarà difficile immaginarli nella parte di Serpina e Uberto, protagonisti di questa breve opera, come appaiono nel videoclip che pubblico.
In due parole: Uberto, brontolone ma in fondo buono, si lamenta perché la sua serva Serpina non gli ha portato la cioccolata. Serpina, lungi dal dimostrarsi mortificata per la sua mancanza, risponde a tono a Uberto, zittendolo senza tante. Alla fine della storia i due si sposano. Ma chissà come sarà la vita matrimoniale di Uberto, se la vicenda inizia così:
Ho scelto l’incantevole interpretazione dell’altrettanto incantevole soprano Anna Moffo, che si rivela anche buona attrice. E’ una versione troppo divertente!
Per chi, comprensibilmente, fatica a capire cosa stia dicendo la cantante, ecco il testo dell’aria (le frasi sono ripetute più volte):
Stizzoso, mio stizzoso
voi fate il borïoso,
ma non vi può giovare.
Bisogna al mio divieto
star cheto, e non parlare.
E… zitto, zitto! Serpina vuol così.
Cred’io che m’intendete,
dacché mi conoscete
son molti e molti dì
Che peperino, ‘sta Serpina, eh? Sarebbe interessante scrivere la parodia di questo brano, con Noisette e Benza come protagonisti. Magari con la parte orchestrale sostituita da una band di heavy metal (Uberto è un basso, la sua parte potrebbe essere fatta in growl…).
Bene, ed ora state cheti, non parlate. E riguardatevi il video. Benzina vuol così! 😛
Te tu sei un grande 🙂
Accidenti! E hai usato pure un’espressione toscana per dirlo 😀
…esagerata!
per me tu sei Immenso Mario 🙂
…e se poi Benzina vuol così… ora zitta guardo il video:)
Ahahah! Ottima cosa, Monì! 🙂
…se no Benzina ti bacchetta 😛
il video ora si sente eccome:))
me gusta
Bellissimo! 😀
🙂
Ciao!
Anch’io ho la fossetta sulla guancia destra! 😀
Ah sì? Sarà qualche forma di telepatia ad avermi ispirato proprio questa versione dell’aria di Serpina (versione che, secondo me, è una delle migliori in circolazione)? 😀
Come te la cavi a cantare? 😛
Più centrato di così non si può. Sono proprio così … 🙂
Ahahah! DIci? Non ho avuto modo di vedere la coppia in azione, ma ci credo 😀
Benzina è meglio che cominci a prepararsi psicologicamente ad essere messo in secondo piano dall’energica consorte!
Accidenti, Kat, è una dichiarazione preoccupante. A leggere il suo (i suoi) blog, però, il Benza fa pensare di essere assai agguerrito 😉
Come saràla vita di Uberto?
Eccellente, se avrà l’accortezza di far comandare Serpina. E’ un punto su cui si insiste molto, nell’opera dl Settecento, ma naturalmente è un principio valido ancora oggi ^__^
La Moffo in Pergolesi non l’avevo mai sentita, ma è proprio brava.
Dici che fu così ai tempi di Serpina e Uberto come sarà ai tempi nostri con Noisette e Benza? 😉
Concordo sulla Moffo. Di versioni dell’aria in questione ne ho sentite (e viste in video), ma questa le batte tutte.
La Moffo, che meraviglia! di recente alla Barcaccia su radio3 hanno fatto sentire quest’aria in diverse interpretazioni e la Moffo le sbaragliava tutte. Ma lanoisette non sarà da meno!!
Ecco, avevo appena finito di scriverlo, che Anna Moffo ha dato la migliore interpretazione sulla piazza di quest’aria. Ci manca la versione di Noisette, allora 😀
No ma cioè tu sei matto proprio. *_*
Su, su, Benza, non fare il modesto. Ricordo un… ehm… recitativo dal coinvolgente refrain “sono malato” che fa pensare molto all’Uberto dell’inizio del primo atto: questo
😀