Giornate mondiali!

Dunque… da dove inizio? Dovrei iniziare dall'inizio, ovvero dall'alfa (e arrivare all'omega, o comunque fin quando stramazzo sulla tastiera). E invece…

…ricominciamo. Oggi è il 14 marzo (incidentalmente, nell'anno domini 2010). Ovvero, il 14-3.
Questo in Italia. Gli anglosassoni devono sempre distinguersi (o siamo noi che ci vogliamo distinguere da loro? una volta sapevo una storia su uova e galline… ma di galline ho già scritto, lasciamo perdere!). Dicevo, gli anglosassoni devono sempre distinguersi e per loro oggi è il 3-14.
Tre-quattordici, fa squillare una campanella nella testa di qualcuno (tanto per usare un'espressione idiomatica inglese)?

Su, non siate timidi, non insinuerò che se udite lo squillo siete suonati!

Ma certo! Reminescenze di scuola elementare… raggio per raggio per tre e quattordici.
O di scuola media:  A = π·r² 
Oppure di liceo: cos (α + ½π) = – sen (α)

….o magari perversioni come

Insomma, sto parlando di quel numero che dice tanto -in un linguaggio piuttosto ermetico- di questo nostro universo, va bene per misurare una ruota come per spiegare cosa fanno due elettroni quando si incontrano: il pi-greco.

E' un numero su cui i matematici si arrabattano da tre o quattromila anni, da quando qualcuno si è messo in mente di calcolare la lunghezza di una circonferenza conoscendo il raggio. I babilonesi avevano sparato il valore 3, un po' scarso. Un migliaio di anni dopo si era arrivati ai 22/7 di Archimede (approssimazione un po' abbondante, stavolta). C'è voluto un po' più di tempo per capire che non esiste una frazione che rappresenti il valore esatto di pi-greco. E un altro po' di tempo per scoprire che pi-greco non è neppure soluzione di qualche equazione polinomiale (insomma, quelle che abbiamo studiato -o ci hanno fatto studiare- alle scuole superiori).

Pi-greco, che numero! Lui, e quelli come lui, sono chiamati "numeri trascendenti" (ma ora diamogli una lezione di modestia: i numeri trascendenti -seppur non tutti famosi come il nostro pi- sono infiniti, di un'infinità parecchio affollata: sono più i numeri trascendenti di quelli interi e frazionari messi insieme).

Va bene, abbiamo capito, 'sto pi-greco è un numero importante, vanta antiche e nobili origini, come il prezzemolo, entra un po' dappertutto nella matematica. Ma noi europei siam gente che viene da lontano, la sappiamo lunga, non ci scomponiamo (come dite? avete visto quella conferenza stampa in cui La Russa ha menato un giornalista?).
Ecco, però, che arrivano gli americani, gente parecchio entusiasta (anche nel tirar bombe, purtroppo). In particolare, questo signore, tal Larry Shaw, fisico californiano, ha indetto il "Pi Day", la giornata mondiale del pi-greco, da celebrare, appunto, il 14 marzo, 3.14.

Una perversione? Di certo. Ma non l'unica: spulciando un po' la rete ho scoperto celebrazioni ben più deliranti, come il "Mole Day" (che non è l'anniversario della Mole Antonelliana), che inizia alle 6:02 di mattina e finisce alle 6:02 di sera del 23 ottobre (leggete il testo linkato per capirne il motivo… e poi chiamate il 118!).

Dimenticavo: oltre al giorno, l'ora giusta per celebrare il Pi Day è l'una e cinquantanove (notte o pomeriggio fa lo stesso, tanto se lo fate siete abbastanza sciroccati da non distinguere se c'è il sole o se c'è la luna), dal momento che una delle approssimazioni di pi-greco è 3.14159.

Per la cronaca: all'una e cinquantanove di notte stavo dormendo, all'una e cinquantanove di oggi pomeriggio… ehm… stavo facendo una pennichella. Mi sono perso la festa del pi-greco!
…me ne farò una ragione.

Qualcuno avrà notato che il titolo del post parla -al plurale- di "giornata mondiali". Già, volevo raccontarvi che domani, 15 marzo, è la giornata mondiale della lentezza, e riportarvi i 14 comandaLenti… ma non ho tempo, vado di fretta