– Pronto?
– …
– Cosa? Emma?
– …
– Che è successo? Ma dove sei? E che ore sono?
– …
– Non ho capito niente, ma va bene, ti raggiungo. Mi ci vorranno un paio d’ore, però
Paolo si alzò, guardò sbigottito la sveglia sul comodino, che indicava quasi l’una di notte e mise sul fuoco la moka, prima di andare in bagno. Mentre si vestiva bevve una tazza di caffé bello forte, per svegliarsi definitivamente. Anche se la sua coscienza si era destata immediatamente al sentire la voce di lei.
Salì sulla sua vecchia Renault 4, un carrozzone sgangherato ma affidabile, sempre attrezzato per ogni evenienza, dalle coperte di lana alla tenda canadese, e partì alla volta della località montana che Emma gli aveva indicato.
Nell’autoradio mise la cassetta di una messa di Pergolesi, che tolse dopo un quarto d’ora, al primo tentativo di uscire di strada in seguito ad un colpo di sonno.
– Al diavolo anche Pergolesi!
E infilò il nastro di The River di Bruce Springsteen.
Erano le tre quando arrivò nel paese, noto luogo di villeggiatura. Dopo qualche giro a vuoto trovò l’albergo che lei gli aveva indicato e si fece aprire dal portiere notturno.
Erano le tre quando arrivò nel paese, noto luogo di villeggiatura. Dopo qualche giro a vuoto trovò l’albergo che lei gli aveva indicato e si fece aprire dal portiere notturno.
– Sei arrivato!
Emma gli riservò un sorrido radioso, nonostante i capelli in disordine e gli occhi gonfi.
Senza dire nient’altro lo abbracciò. Lui rimase un po’ rigido. A parte quando si erano rivisti, un mese e mezzo prima, non avevano più avuto contatti fisici.
– Paolo, ti dispiace riaccompagnarmi a casa? Ti spiegherò strada facendo…
– A casa tua in città? Pensavo fossi qui per qualche giorno di vacanza… Va be’, andiamo.
La Renault, cigolando, si allontanò dall’albergo e dal paese, imboccando la strada piena di tornanti.
La luna era tramontata da tempo, il cielo sereno, in quei luoghi lontani dai grossi centri abitati, risplendeva di stelle, che Emma guardava assorta dal finestrino.
– Se vuoi posso scoperchiare il tetto!
– Cosa?
– Ma sì, così le stelle le vedrai meglio. Chissà che non ce ne siano ancora di cadenti…
– Dai, allora. Apri il tetto.
Paolo accostò in una piazzola, vicina ad una fila di abeti, da cui si scorgeva un vasto panorama della valle sottostante. Mentre armeggiava con il tettuccio apribile Emma scese.
Finito il lavoro, lui la raggiunse, per invitarla a riprendere il viaggio. Lei non si mosse, si appoggiò al tronco di un abete, appena illuminata dalla luce interna della Renault.
– Paolo, non ero in vacanza da sola
– Me lo immaginavo. Con tuo marito?
– No… con Pedro. Ti avevo detto di lui, vero?
– Sì. Cos’è, vuoi confessarti?
– Non dire stronzate! …scusa, non volevo aggredirti…
– Non ti preoccupare. Ma cosa è successo? Avete litigato?
– Noi… sì. Sì, anche per colpa tua…
– Colpa mia? Cosa c’entro io? Non mi pare di avere mai espresso giudizi sulla tua condotta…
– Non è quello… non so come spiegartelo… ma devo, devo.
Emma alzò gli occhi verso il viso di Paolo.
– Era un po’ che non ci vedevamo. Ernesto è tornato dall’Irlanda e le cose si sono complicate. Pedro ed io avevamo organizzato questi giorni in montagna per stare insieme. Il viaggio sulla sua BMW, il pranzo in un locale caratteristico, una passeggiata fra gli abeti. Una cena di un romanticismo da manuale… poco lontano dal ristorante c’è un angolo incantevole, un posto da innamorati, con un’illuminazione discreta, panchine appartate, tutt’ìntorno le montagne, i boschi. C’era anche la luna quasi piena.
– Insomma, un bel quadretto idilliaco. E morivi dalla voglia di raccontarmi tutto, scommetto… visto che difficilmente sarei passato di lì per caso!
– Paolo… lo so cosa pensi, Paolo.
E gli occhi le si velarono di lacrime. Che in qualche modo Emma ricacciò.
– Non è stato tutto così idilliaco. Va be’, ci siamo baciati… ma mi sentivo, come dire, fuori posto
– Eh be’…
– Poi Pedro è passato a carezze sempre più intime, sembrava intenzionato a fare l’amore su quella panchina…
– Risparmiami i dettagli, per carità!
– …ed io l’ho respinto. Senza pensarci. Pure bruscamente. Lui è rimasto di sasso. Prima ha iniziato a chiedermi gentilmente se c’era qualcosa che non andava. Poi, visto che o non dicevo niente o rispondevo piuttosto seccamente, ha iniziato ad arrabbiarsi.
– Eheheh, ci credo, ormai era più che infoiato
– Mi ha accusata fra l’altro di non provare più attrazione per lui. Ed io gli ho risposto che è vero! Lui è ammutolito, poi mi ha detto che avrebbe chiesto un’altra stanza, domattina mi avrebbe riportato in città e non ci saremmo più visti.
– Che eroe romantico! Ed io cosa c’entro?
– Paolo! Ma non capisci? Davvero? DAVVERO?
– Non capisco COSA?
Emma gli prese la mano
– Che sono innamorata di te da anni, stupido idiota!
uffa……Poalo!!! però anche Emma e nun se fa!!!! non si dice stupido idiota adesso questo pover uomo…chissà come reagirà son curiosa oddio come mi prende adesso voglio vedere come finirà….
un bacio grande a te Wil!!
monì
uffa……Poalo!!! però anche Emma e nun se fa!!!! non si dice stupido idiota adesso questo pover uomo…chissà come reagirà son curiosa oddio come mi prende adesso voglio vedere come finirà….
un bacio grande a te Wil!!
monì
Monì, secondo me Paolo ha smesso di ascoltare appena prima di “stupido idiota”!
BacioGiorno 😉
Monì, secondo me Paolo ha smesso di ascoltare appena prima di “stupido idiota”!
BacioGiorno 😉
anche io voglio sapre come finirà … appena riuscirò a leggere come è iniziato ;o)
Buongiorno mon amì!
anche io voglio sapre come finirà … appena riuscirò a leggere come è iniziato ;o)
Buongiorno mon amì!
non so, ho come l’impressione che abbia qualche traccia autobiografica anche se la storia è inventata
Finirà… diciamo come tutte le storie umane. Intanto leggiti l’inizio, potrebbe servire! 😉
Buongiorno a te, NICKY cara!
FRARII: benarrivato da queste parti!
Be’, in tutti i racconti compaiono in qualche modo riferimenti autobiografici. In fondo questa storia è una riflessione (portata agli estremi) della difficoltà nel comunicare certi sentimenti, difficoltà che tutti abbiamo attraversato. Perlomeno, io sì.
Ciao!
Finirà… diciamo come tutte le storie umane. Intanto leggiti l’inizio, potrebbe servire! 😉
Buongiorno a te, NICKY cara!
FRARII: benarrivato da queste parti!
Be’, in tutti i racconti compaiono in qualche modo riferimenti autobiografici. In fondo questa storia è una riflessione (portata agli estremi) della difficoltà nel comunicare certi sentimenti, difficoltà che tutti abbiamo attraversato. Perlomeno, io sì.
Ciao!
mi viene la battuta da film americano: “scommetto dieci dollari che lui non ci sta”!
Be’, sarebbe ancor più da film americano se in questo momento (già abbastanza melodrammatico) i due trovassero modo di vivere felici e contenti! 😉
Ciao!
Be’, sarebbe ancor più da film americano se in questo momento (già abbastanza melodrammatico) i due trovassero modo di vivere felici e contenti! 😉
Ciao!
…povero pedro…
…povero paolo…
tutti in balia di emma
…povero pedro…
…povero paolo…
tutti in balia di emma
ahahahahaahahah, wil vieni a leggere kata da me
ahhahahahahahhaha, quella donna è un mito!!
ahahahahha
scusate non riesco a fermarmi
ahahahhhaaah
alb
ahahahahaahahah, wil vieni a leggere kata da me
ahhahahahahahhaha, quella donna è un mito!!
ahahahahha
scusate non riesco a fermarmi
ahahahhhaaah
alb
ALE, direi che una delle parti più verosimili della storia, eheheh!
Però: Pedro si è rotto le palle e ha deciso di prendere le distanze.
Paolo… be’, è un tipo più riflessivo ma… ;)))
ALB, se me lo dici così corro!
ALE, direi che una delle parti più verosimili della storia, eheheh!
Però: Pedro si è rotto le palle e ha deciso di prendere le distanze.
Paolo… be’, è un tipo più riflessivo ma… ;)))
ALB, se me lo dici così corro!
sì anche secondo me Paolo..non ha più sentito si è fermato…adoro questo racconto!!!
un bacio grande
buon sabato
monì
sì anche secondo me Paolo..non ha più sentito si è fermato…adoro questo racconto!!!
un bacio grande
buon sabato
monì
Ciao Monì cara! Eheheheh… già!
Buon sabato & un bacio anche a te!
Ciao Monì cara! Eheheheh… già!
Buon sabato & un bacio anche a te!
perchè ridi?? cosa ho scritto?? oddio non dirmi che non ho capito nulla come al solito? (ora rido anche io)
No, no, Monì! Hai capito tutto, tranquilla! Sottolineavo il concetto ;)))
No, no, Monì! Hai capito tutto, tranquilla! Sottolineavo il concetto ;)))
^___________^ sei una coccola d’uomo riesci a farmi sentire intelligente a dispetto di quello che dice Lale (sto ridendo moltissimo)
uh..the river…uno dei miei album preferiti…