Tredici febbraio

Dopo aver scritto tutta 'sta roba mi sono accorto che pare una variazione sul tema del post precedente, una "madeleine", come mi commentò graziosamente la 'povna, anche se più mimetizzata (e questa volta dedicata a mia madre). Be', fa lo stesso, ormai il post l'ho scritto e lo pubblico! (e qui mi citeranno Pilato…).
E poi la canzone è bella, ne vale la pena.

Alle sette di sera sono uscito a piedi per le strade del paese. Il sole è tramontato da un pezzo, la giornata fosca ha rapidamente spazzato il crepuscolo ed ora è buio. In giro non c'è nessuno, gli unici segni di vita sono le finestre illuminate. Dopo una settimana di giornate insolitamente calde e soleggiate, per la stagione e per il luogo, oggi il cielo è nuvoloso, l'aria umida della pioggia caduta la scorsa notte. Si sente l'odore del fumo di legna proveniente dalle stufe tornate in voga. Mi fermo di colpo per un'inaspettata sensazione che ancora non so definire. Ma sì: mescolato all'odore di fumo avverto un tenue profumo di glicine. Di già? Aspiro aria dal naso, profondamente. Mi assale quello che un sommellier definirebbe un bouquet complesso, nelVerso  quale distinguo odor di legna bruciata, un vago sentore di decomposizione, confusi aromi di cucina e, ancora, profumo di glicine. Profumo di primavera ("per me non è primavera", ecco l'inevitabile flashback, il ricordo di mia madre in un giorno del febbraio 2002, particolarmente caldo). Guardo in alto e, a dispetto delle nubi, vedo, appena velata, la luna, quasi al suo primo quarto. Penso che, nonostante il sole degli ultimi giorni, il profumo di glicine, la luna, neanche per me, il tredici di febbraio, è primavera.


Bene… non era quello che avevo intenzione di raccontare. A dire il vero, sono uscito di casa per raggiungere l'unico bar del paese e prendermi un caffè, dopodiché intendevo scrivere un post per condividere una "scoperta" musicale, trovata per caso su youtube. Ma oggi è il tredici febbraio, accidenti… La canzone, comunque, non ve la risparmio. La cantante ed autrice è tale Mean Mary, bella voce e notevole abilità strumentale. Propone la versione minimale, suonata dalla veranda di casa, di un suo brano, che trovo molto intenso. E adatto al "mio" oggi. Il tredici febbraio.

I’VE BEEN DOWN
Lyrics & music : Mary James
 
(CHORUS)     
I’ve been down like a sparrow on the ground
I’ve been lost on a river that won’t flow
I’ve been hurt, I’ve been weeping sad and lonely
For some loving arms to hold me
I’ve been down . . . but not that low
 
I lost my home and I have no pillow
I make my bed under the willow
An old wool coat hung o’er my shoulder
The nights are long and getting colder
Oh I’ve been down, I’ve been down
 
You tell jokes and you have dinner
But so does every poor born sinner
You have fame and you have money
Enough to buy you sugar and honey
Lay your money down, lay your money down
 
CHORUS
 
My shirts too big my boots are battered
My skirts too long it’s worn and tattered
I ain’t got no fine clothes for Sunday
And I’ll look just as poor on Monday
Oh I’ve been down, I’ve been down
 
You have everything that folks desire
You have anyone you want for hire
So you think I will wear your red gown
If you lay your money down
Lay your money,  lay your money down
 
CHORUS

Vediamo come viene la traduzione:

Sono stata giù, come un passero costretto a terra.
Mi sono sentita persa, come un fiume che non scorre.
Sono stata male, ho pianto triste e sola
per amorevoli braccia che mi stringessero.
Sono stata giù, ma non così tanto.

Ho perso la mia casa, non ho più un cuscino.
Ho dormito sotto un salice,
una vecchia giacca di lana sulle spalle.
Le notti sono lunghe e diventano sempre più fredde.
Oh, sono stata giù, sono stata giù.

Tu racconti storielle e hai da mangiare
ma così dovrebbe essere per ogni disgraziato.
Tu hai fama e denaro
abbastanza per comprarti zucchero e miele.
Tira fuori i soldi, tira fuori i soldi.

La mia camicia è troppo grande, i miei stivali malandati
La mia gonna è troppo lunga, consunta e stracciata.
Non ho abiti belli per la domenica
e il lunedì sembro altrettanto povera.
Oh, sono stata giù, sono stata giù.

Tu hai tutto quello che la gente desidera,
puoi comprare chi vuoi,
così tu pensi che io indosserò il tuo abito rosso
se tirerai fuori i soldi
tirerai fuori i soldi, tirerai fuori i soldi.

Mah… accetto suggerimenti 
(altro flashback: come non pensare ad una ragazza mora, che canta come un angelo e sa suonare un sacco di strumenti, una ragazza che per anni mi è stata accanto? Ora segue la sua strada, lontano da me)

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18 risposte a Tredici febbraio

  1. FireArrow ha detto:

    Anche per me è così.
    Odori e profumi  hanno il potere di "catapultarmi" in eventi e situazioni del passato. Specialmente in quelli dolorosi…

  2. utente anonimo ha detto:

    Sì ma oggi è un giorno nuovo e c'è tutto un mondo intorno a te…

    … che l'hanno già detto? 😀

    BUON SAN VALENTINOOOOOOOO!!!

    Sogliolìn :DDD

  3. povna ha detto:

    malinconico, questo post, molto. e, no, nemmeno per me a febbraio è primavera. non fosse altro che perché lo zio febbraio è notoriamente stronzo, e prima della fine ti fotte con il colpo di coda.

  4. wilcoyote ha detto:

    Sì, 'povna, decisamene malinconico. Ma per fortuna non mostro solo e sempre questa faccia, so anche sorridere.
    (e febbraio è un rompicoglioni, basta vedere com'è cambiato -almeno, qui in bassa padana- il clima fra sabato e domenica).

    Grazie Sogliolìn! :)))
    Per fortuna ci sono i giorni nuovi, davvero!

    Paola, spero che ci siano aromi che ti riportano anche pensieri sereni (a cosa pensi, per esempio, assaggiando la mostarda? :P)

  5. FireArrow ha detto:

    Be', è facile: a te!

    E poi mi viene in mente la neve, la campagna dell'Oltrepo pavese e un lungo viaggio per strade e autostrade innevate di un fine novembre di qualche anno fa…
    Un centro commerciale fiorentino, un forno a microonde "fumoso" e  una giornata trascorsa in allegria con persone speciali.
    E un lungo pianto successivo, per la stanchezza fisica e per l'estrema fugacità di quei momenti felici… (che non sarebbero mai più tornati).

  6. LaVostraProf ha detto:

    Suggerimenti?
    Ahimè, io mi sono soltanto goduta il filmato, le parole, la traduzione.
    E ho pensato che mi piacerebbe farla sentira a scuola, toh! 😉

  7. wilcoyote ha detto:

    Falla sentire a scuola, allora! Mean Mary ne sarebbe contenta 😉

    Paola, le tue parole sono commoventi!

  8. bismama ha detto:

    Gli odori e i profumi riattivano proprio la corteccia cerebrale…

  9. lanoisette ha detto:

    il febbraio sabaudo è fumoso e umidiccio… ma niente odori di terra ed erba… 😦

  10. wilcoyote ha detto:

    Immagino, Noisette. Volevo fare un giro da quelle parti, ma aspetterò marzo, allora 😉

    Proprio vero, Bismama. Ed è un'ottima cosa :)))

  11. Cosimopiovasco ha detto:

    Anche per me il profumo del glicine (che adoro) è sempre stato un segno di primavera. In riviera, in anni particolarmente favorevoli, era possibile in effetti cominciare ad avvertirlo già a metà febbraio, ma qui in padania decisamente no…
    Un salutone, tuo
    Cosimo

  12. KatherineM ha detto:

    Man mano che passano gli anni si diventa sempre più nostalgici e si avrebbe voglia di poter fare almeno un piccolo tuffo nel passato, per ritrovare le persone che, in un modo o nell'altro, non sono più accanto a noi. Suoni, profumi, immagini, hanno il potere di portarci indietro nel tempo, facendoci improvvisamente provare emozioni che giacevano in un angolino del nostro cuore, in un miscuglio di gioia, rimpianto e tristezza.
    Un po' in ritardo, ma ti lascio un abbraccio!

  13. lo_struzzo_nero ha detto:

    Buon fine settimana Mario 🙂

  14. wilcoyote ha detto:

    Scusate la latitanza, è un periodo in cui ho poca voglia di bazzicare internet.

    Ciao Struzzo, a te buona festa nazionale! :)))

    Ciao Katherine. L'abbraccio, anche se solo virtuale, va sempre bene :)))

    Cosimo, in qualche angolo padano, a quanto pare, si sente il glicine anche in febbraio (a meno che non si trattasse di un'allucinazione olfattiva…).
    Ciao!

  15. DamadelSole ha detto:

    Ti voglio bene Mario, solo questo.

    Roby

  16. wilcoyote ha detto:

    Grazie, dolce Roby Mi basta :)))

  17. OldTimeSoul ha detto:

    Anch'io ti voglio bene! 🙂
    E questo lo sai già…
    era da tanto tanto tempo che non passavo da queste parti ma ora, leggendo un pò di cose, sento che dovrei passrci più spesso!
    Il pezzo è bellissimo me l'avevi fatto sentire poco tempo fà ma non avevo fatto in tempo a cogliere il testo e mi spiace che tu ti sia sentito un pò "in tema" con quel testo… però ci siamo sentiti in molti così almeno una volta…e non è una bella sensazione…ma da forza, tanta forza…

    "…but winter's come and gone, a little bird told me so…"   🙂

    un abbraccio forte.

    Martina

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